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Lista d'Attesa Trapianti
Come iscriversi alla lista d'attesa per trapianto di rene?
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Ogni richiesta di iscrizione deve preferibilmente avvenire attraverso il Medico referente di ogni Centro Dialisi. La segreteria di Parma fissa un appuntamento, previa spedizione del protocollo nel quale sono elencati gli esami necessari per l'inserimento in lista, le procedure per la spedizione degli aggiornamenti clinici e dei sieri. E' indispensabile che il candidato si presenti alla visita pre-trapianto munito di tutta la documentazione richiesta, lastre comprese (torace, addome, cistografia).

Quando si è inseriti in lista d'attesa per trapianto?
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Il candidato, quando non esistano criteri clinici di esclusione, viene inserito in Lista d'attesa dopo la visita pre-trapianto. Da quel momento comincia il tempo di attesa in lista. Le posizioni in lista possono essere di sospensione (per esami incompleti o per patologie in atto) o di attività. Ovviamente solo i pazienti in lista attiva possono essere selezionati in corso di allarme.

Da quando ci si può aspettare una chiamata per trapianto?
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Solo ed esclusivamente quando il candidato si trova in lista d'attesa attiva.

Quali sono i motivi per i quali si può essere sospesi?
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Vedi Lista di attesa: norme per la permanenza in lista

Cosa accade quando si è sospesi dalla lista d'attesa?
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La sospensione in lista d'attesa comporta l'impossibilità di essere selezionati in caso di allarme per trapianto.

Come verificare la propria posizione in lista d'attesa?
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Dal momento della visita pre-trapianto le comunicazioni riguardanti il candidato avvengono tramite il Centro Dialisi di riferimento. E' dunque possibile conoscere la propria posizione in lista interpellando il proprio Nefrologo che riceve ogni tre mesi un aggiornamento da parte della Gestione Lista di Parma.

Cosa bisogna fare quando arriva una chiamata per trapianto?
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Poichè la chiamata per trapianto può avvenire in qualsiasi momento è necessario che il candidato sia SEMPRE RINTRACCIABILE e che i numeri di telefono forniti siano esatti. Nel momento in cui riceve una chiamata deve partire SUBITO per raggiungere il Centro Trapianti portando con sè le lastre (cistografia, ultimo torace). Le modalità di viaggio dipendono dalla distanza e dagli accordi presi con il proprio Centro Dialisi.

Criteri di assegnazione del rene da donatore cadavere
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Presso il Centro Trapianti di Parma così come in tutta la Regione Emilia Romagna, l'allocazione dei reni da donatore cadavere, avviene su candidati in lista d'attesa attiva (idonei) secondo un algoritmo informatizzato basato sui seguenti criteri: identità di gruppo sanguigno con il donatore, grado di compatibilità (sistema HLA: locus A, B, DR), differenza di età donatore/ricevente, differenza di peso donatore/ricevente, tempo di attesa, urgenza clinica. A ciascuno di questi criteri viene assegnato un punteggio che permette la formulazione di una graduatoria di potenziali riceventi i cui sieri vengono sottoposti al test finale con il siero del donatore (cross-match): i primi due candidati con cross-match negativo vengono chiamati e sottoposti a trapianto.

Ad ogni chiamata corrisponde un effettivo trapianto?
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Non sempre, perch è per ridurre al minimo il tempo di ischemia degli organi, il candidato può essere mobilitato prima di avere a disposizione tutti gli esami relativi al donatore. Infatti soprattutto i referti bioptici, che richiedono un certo tempo, possono rilevare la mancata idoneità dell'organo quando il paziente è in viaggio o giù in sede. In questo caso il trapianto non può essere eseguito. Nonostante il disagio ed un eventuale riflesso negativo, è preferibile che questa evenienza sia tenuta in considerazione da ogni candidato.

E' possibile che con il rene trapiantato vengano trasmesse delle malattie?
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Ogni donatore viene sottoposto, per protocollo, ad una enorme serie di esami strumentali ed ematochimici che tendono a ridurre al minimo il rischio per il ricevente. Nonostante questo esiste un periodo "finestra" nel quale possono non essere dimostrabili, allo stato attuale, alcune patologie quali ad esempio quelle infettive (epatite, HIV. ecc.) o tumorali. Si tratta comunque di una eventualità assolutamente eccezionale, ma che non può essere esclusa completamente.